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Il Fatto Quotidiano

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lunedì 22 marzo 2010

giovedì 18 marzo 2010

lunedì 15 marzo 2010

mercoledì 10 marzo 2010

La mia città

Pistoia - Piazza Duomo e Duomo di Pistoia
Foto di Pistoia "Piazza Duomo e Duomo di Pistoia" a cura di Globopix.

Sono stanco...svegliatevi!

Berlusconi merita rispetto

Cari lettori, ormai il problema non è più relativo alle malefatte che il nostro presidente del consiglio ha fatto, fa e farà; il problema vero è che nessuno lo prende sul serio, nessuno si rende conto di quanto realmente furbo e pericoloso sia.
Parafrasando un datato sketch di Corrado Guzzanti: Berlusconi merita rispetto, certo, perché è un uomo che si ammazza di lavoro per affossare la democrazia italiana, ha un piano preciso e lo persegue punto per punto, dimostra di essere uomo di parola.
Come? Direte voi: beh, presto detto.
Ha promesso di evitare a Previti la galera, e con tutte le sue forze (mediatiche e politiche) ci sta riuscendo; ha promesso di uscire assolto dai suoi processi e, ad ora, sta anche facendo più di quanto ha promesso, evitando proprio di celebrarli; ha promesso un condono tombale seguito dal più recente scudo fiscale e, porca miseria, ce l’ha fatta anche stavolta (per fare qualche esempio).

È o non è questo un uomo di parola?
Cosa si deve chiedere di più ad un uomo che dedica la sua intera giornata a perseguire il suo scopo di distruggere la Costituzione e l’ordinamento giudiziario, per poter evitare di far la stessa fine del suo padrino, prima che lo si prenda sul serio?
Allora ha ragione Guzzanti, allora è vero che se un dittatore non ci passa sotto la finestra col cappellone in testa, sparando per aria, facendo il passo dell’oca e razionandoci il pane noi non lo prendiamo sul serio, lo consideriamo un buffone e ci troviamo sempre il lato comico.
Il problema, insisto, non è più tanto l’elenco infinito di porcate ideate ad uso e consumo di B. quanto il fatto che noi non stiamo facendo abbastanza per spedirlo a calci da dove è venuto.
Ormai il problema non è più il processo breve o la separazione delle carriere piuttosto che i linciaggi mediatici ma il fatto che ci stiamo facendo passare sopra questo mare di ingiustizie senza battere ciglio o, comunque, senza imprimere un vero accento alla nostra protesta.
In un paese civile, come ancora spero sia il nostro, esiste la via delle istituzioni democratiche per mandare via chi reputiamo non ci rappresenti bene o chi non fa bene il suo lavoro e, per fare ciò, dobbiamo cominciare dalla parte opposta.

Mondiamo i ranghi di una sinistra stanca, morta, cadavere e sozzata da gente che è in essa candidata ma che coincide, in intenti e obbiettivi, con B.
Ripuliamo chi dovrebbe garantirci di fare opposizione e mettiamo in condizione chi davvero lo merita di farla con tutti i sacri crismi; solo da qui avremo la base operativa per poter rendere quello che spetta al dittatore di Arcore.
E non basterà dare il proprio assenso a quanto scritto sopra piuttosto che scuotere rassegnati il capo e dire che tanto non si può cambiare niente; l’opportunità per cambiare qualcosa l’avremo alle prossime elezioni regionali dove, per far capire che non ci stiamo più, dovremmo lasciare in mutande i dirigenti di questa squallida opposizione per dirottare il nostro sostegno e il nostro voto su chi realmente dimostra di fare qualcosa a che la situazione cambi, a voi il giudizio su chi sia più meritorio.
Ricordate: Berlusconi merita rispetto e noi dobbiamo prenderlo sul serio.

mercoledì 3 marzo 2010

lunedì 1 marzo 2010